Una delle cose che noi fotografi siamo abituati a curare è sicuramente la scena. Abbiamo parlato nei vecchi post delle regole di composizione e delle linee guida generali da dove bisognerebbe partire, ma oltre a tutti gli elementi che compongono il food styling, gli accessori, le luci e le varie attrezzature, dobbiamo scegliere la prospettiva e l’angolo di ripresa della nostra fotografia.
Un buon angolo di ripresa darà alla foto un impatto maggiore rispetto ad una foto scattata senza pensarci. In questo post ti svelerò le tre migliori prospettive per la fotografia food.
Iniziamo con la pianificazione del set. E’ uno step fondamentale e prima di qualsiasi altra cosa, penso a come deve essere la mia fotografia finale. Come faccio? Immagino e poi disegno il set su un foglio di carta, prima di allestire tutto.
Questo step libera la mia mente a mentre disegno, può capitare, di provare soluzioni differenti da quelle immaginate in fase iniziale. Lo trovo un processo che libera la mia creatività e lo consiglio fortemente.
A questo punto hai due domande alla quale devi rispondere:
- Cosa sto fotografando?
- Che risultato voglio ottenere?
La risposta alla prima domanda potrebbe già dirti quali sono gli angoli migliori da usare, dato che alcuni cibi si prestano meglio di altri ad un particolare angolo. Il classico hamburger andrebbe fotografato in verticale con un angolo retto, ad esempio per vedere tutti i diversi strati interni al panino.
Ci sono alimenti che non sono particolarmente fotogenici e che NON hanno un angolo “preferito” di ripresa. E’ in questo caso che devi rispondere al meglio alla seconda domanda. La tua risposta sarà importantissima per identificare la prospettiva giusta da utilizzare.
ANGOLO RETTO
Il famoso STRAIGHT ON è ottimo se devi fotografare soggetti alti, che hanno molti dettagli al loro interno, come hamburgers, pancakes o torte a diversi piani o con farciture multiple all’interno (es. la rainbow cake).
Esempio
Angolo da 30° a 90°
Non è facile prevedere quale sarà il punto di ripresa perfetto. Tutto dipende dai dettagli che ci sono sul lato superiore del soggetto e dalla lente che si utilizza durante lo shooting. Normalmente io resto in un range che va dai 45° ai 60°.
ANGOLO PIATTO O (FLAT LAY)
L’angolo piatto, o ripresa dall’alto è forse la più flessibile. Per questo è senza dubbio l’angolazione più utilizzata dagli utenti instagram e pinterest. Ideale per raccontare storie sui social è perfetta per catturare grandi scene che consentono di vedere tutto quello che c’è sul tavolo.
E’ una prospettiva conviviale, divertente, viva. Nelle composizioni ci si trova di tutto: stoviglie, posate, cibo e non è raro vedere anche mani di persone che mangiano. Io lo uso molto spesso.
COSA EVITARE
Insieme alle migliori prospettive, ti dico anche cosa devi evitare assolutamente. Per prima cosa, scordati le inquadrature diagonali e le pendenze. Utili nei selfie e nelle fotografie urban, ma da dimenticare in fotografia food. Non è bello vedere il cibo che scivola fuori dal piatto. Cerca invece di mantenere sempre fissa la linea dell’orizzonte, dritta davanti a te.
Niente close up estremi. Mi capita spesso di vedere close up di frutta per esempio. Belle. Ma non esagerare. I semini del kiwi come soggetto, anche no. Ricordati sempre che lo scopo della fotografia food è quello di invogliare le persone a mangiare ad assaggiare un piatto completo. Chi vorrebbe mai assaggiare un semino nero del kiwi reso gigante dall’obiettivo macro che stai usando?
SOMMARIO
- La prospettiva di ripresa influisce in modo significativo sull’impatto della foto finale, così come tutti gli elementi di food styling.
- Sono solo 3 le prospettive migliori nella fotografia food: angolo retto, angolo da 30° – 90° e angolo piatto (ripresa dall’alto).
- I soggetti alti con tanti dettagli al proprio interno sono più fotogenici utilizzando prospettiva a 45°, le scene grandi meglio fotografarle con l’angolo piatto, per tutto il resto cerca di immaginarti prima il risultato così da scegliere al meglio la prospettiva da utilizzare.