peperone crusco

Il peperone crusco non l’avevamo mai assaggiato, ne avevamo sentito parlare ma non c’era mai capitata l’occasione, ma quest’estate siamo state a Matera e non abbiamo potuto resistere. Sul un piccolo tavolino di un ristorante vista sassi, abbiamo mangiato per la prima volta il peperone crusco. E che dire ce ne siamo innamorate a prima vista. Era sera quindi abbiamo escluso un servizio fotografico fatto bene, ma ci siamo godute tutto il cibo meraviglioso che ci hanno portato.

Cos’è il peperone crusco

E’ una prelibatezza lucana. Per noi è stata una vera e propria scoperta e l’abbiamo inteso come uno snack da mangiare quando si vuole. Se non l’avete mai visto, il peperone crusco si presenta come una vera e propria chips di peperone essiccato e fritto leggermente nell’olio. Può essere scambiato per un peperoncino piccante, data la sua forma piccola e allungata, tuttavia il peperone crusco è dolce e per niente piccante.

E’ un prodotto agroalimentare tradizionale (PAT) molto diffuso in Basilicata e in Calabria ed è rinomato proprio per la sua forma piccola e appuntita.

Come si prepara

Per preparare il peperone crusco si usano i peperoni di SENISE IGP, una qualità di peperone che localmente si chiama Zafaran e che si differenzia dalle altre per la polpa sottile e per il basso contenuto di acqua. Con queste caratteristiche è più facile essiccarlo e renderlo croccante. Rispetto alle altre qualità di peperone, questa qualità contiene il 30% di vitamina C.

Ma dove si trova Senise è il paese dove si produce appunto il peperone ideale per questa gustosissima preparazione? Ci troviamo nella zona del Parco Nazionale del Pollino, in provincia di Potenza.

La raccolta avviene durante le prime due settimane di agosto e una volta raccolto, il peperone viene lasciato ad asciugare in un luogo asciutto per qualche giorno.

Dopo questo breve periodo di asciugatura si iniziano a produrre le serte, delle trecce lunghe circa 2 metri, dove i peperoni vengono inseriti e lasciati essiccare al sole e all’aperto. Quando i peperoni avranno perso il 90% di acqua sarà il momento di iniziare la preparazione.

Il peperone essiccato deve essere pulito con un panno asciutto, tolto il picciolo e tagliato al massimo in 3 pezzi. Bisogna poi togliere i semini interni e successivamente si può preparare l’olio per friggere.

Eh sì! Non lo sapevate? Il peperone crusco è fritto!! Per una migliore resa si consiglia l’utilizzo di olio di semi di arachidi o di olio extra vergine di oliva. I tempi di cottura sono praticamente velocissimi. Una volta immerso, il peperone va rigirato 2/3 volte e scolato dall’olio appena possibile.

In totale parliamo di 2-3 secondi di cottura non di più! Avete capito bene! Il peperone deve essere praticamente scottato nell’olio bollente, altrimenti si carbonizzerà. Al termine asciugare i peperoni con carta assorbente e salare a piacere.

Come si usa il peperone crusco?

E’ spesso usato per accompagnare le pietanze più disparate. L’abbiamo visto abbinato alle orecchiette con le cime di rapa o insieme al baccalà, noi l’abbiamo apprezzato come snack prima dei pasti e ne abbiamo ormai sviluppato una dipendenza. Siete avvisati!